Torri Pisane di Cagliari: Le sentinelle del quartiere Castello


Le Torri Pisane di Castello

La Torre di San Pancrazio e la Torre dell'Elefante, simboli della dominazione pisana e del potere difensivo del quartiere storico di Castello.

Contesto Storico e Architettonico

Capolavori di Giovanni Capula

Le torri furono edificate dalla **Repubblica di Pisa** nel primo decennio del **XIV secolo** (1305-1307) per fortificare il quartiere di **Castello** in previsione della minaccia aragonese. Sono considerate un capolavoro dell'architettura militare pisana medievale, costruite in **calcare bianco** di Bonaria. Entrambe furono progettate dal capo mastro **Giovanni Capula**, la cui abilità è ricordata con orgoglio in un'epigrafe. La loro caratteristica distintiva è il **lato interno completamente aperto** per impedire al nemico di usarle come fortezza in caso di conquista, permettendo ai difensori di Castello di colpire l'interno.

  • Anno di costruzione: 1305 (S. Pancrazio) e 1307 (Elefante)

  • Architetto: Giovanni Capula (sardo-pisano)

  • Caratteristica: Lato aperto verso il Castello

Torre di San Pancrazio con il lato aperto
Torre Principale

Torre dell'Elefante

La Torre dell'Elefante è la più iconica. Costruita nel **1307** in Piazza San Giuseppe, difendeva l'accesso occidentale di Castello. È alta circa **42 metri** ed è riconoscibile per la piccola scultura di un **elefante** posta sulla facciata, simbolo di forza e probabile riferimento araldico. La torre fu utilizzata storicamente come porta d'accesso e di avvistamento, e, nei secoli successivi, come **carcere** e deposito. Il restauro del 1906 le ha restituito l'aspetto medievale. Offre una **vista panoramica spettacolare** (verifica sempre l'apertura al pubblico prima della visita; accesso spesso interdetto ai minori di 12 anni per sicurezza).

  • Anno: 1307 | Altezza: Circa 42 metri

  • Simbolo: Scultura dell'Elefante

  • Visitabilità: Generalmente aperta, offre vista panoramica

Torre dell'Elefante con la statuetta
Torre più Antica

Torre di San Pancrazio

La Torre di San Pancrazio è la più grande e la più antica (costruita nel **1305** in Piazza dell'Indipendenza). Con circa **37 metri** di altezza, proteggeva l'accesso settentrionale. Come la Torre dell'Elefante, fu convertita in **carcere** (fino al 1885) ed è legata alla triste leggenda de **"Sa campana mala"** (la campana malvagia), il cui rintocco annunciava le esecuzioni capitali. Fa parte del **Complesso di San Pancrazio**, che include i resti delle antiche carceri. **Importante:** Attualmente è spesso chiusa al pubblico per importanti lavori di restauro e consolidamento iniziati nel 2019. Si consiglia di verificare l'effettiva riapertura.

  • Anno: 1305 | La più alta per dimensione

  • Uso storico: Carcere e leggenda de "Sa campana mala"

  • Stato Attuale: Spesso chiusa per restauro (verificare)

Torre di San Pancrazio
La Terza Torre

La Sfortunata Torre del Leone (o dell'Aquila)

Oltre alle due torri principali, Cagliari contava una terza torre pisana a Castello: la **Torre del Leone** (o dell'Aquila), edificata nel **1322** per difendere il lato sud. Questa fu la più sfortunata: pesantemente danneggiata dai bombardamenti nel corso dei secoli, fu quasi interamente demolita. I suoi resti sono oggi inglobati nel corpo del **Palazzo Boyl**, adiacente al Bastione di Saint Remy. Di essa, rimane ben poco della struttura originaria a torre.

  • Anno: 1322

  • Destino: Danneggiata e demolita

  • Resti: Inglobati nel Palazzo Boyl

Palazzo Boyl e resti della Torre del Leone

Consigli per la Visita alle Torri

Verifica Orari e Biglietti

Poiché la Torre di San Pancrazio è spesso chiusa per restauro, e gli orari della Torre dell'Elefante possono variare, è essenziale verificare l'effettiva apertura tramite gli infopoint turistici ufficiali.

Accesso Impegnativo

La salita alla sommità della Torre dell'Elefante avviene tramite strette scale a chiocciola e ballatoi di legno. Si raccomanda cautela, calzature comode e di non accedere con borse ingombranti.

Osserva il Lato Aperto

Approfitta del lato aperto per ammirare la complessa struttura interna in legno e la poderosa architettura pisana in calcare.

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